I fondi interprofessionali

fondiinterpro Forse molte imprese hanno sentito parlare negli ultimi tempi dei fondi interprofessionali. Ma che roba è? Come funzionano? Quanto costa? Come si fa a ottenere il finanziamento? Quanto si può ottenere? In tempi in cui le risorse del Fondo Sociale Europeo (che per circa 20 anni hanno costituito larga parte del mercato dei corsi di formazione in Italia) sono in drastico calo, questo tipo di strumenti rappresentano uno delle armi più interessanti a disposizione delle imprese.

Cosa sono
I fondi interprofessionali sono organismi associativi, gestiti dalle parti sociali (sindacati, associazioni di imprese) per finanziare piani formativi aziendali (una sola azienda), settoriali (più aziende dello stesso settore) o territoriali (più aziende dello stesso territorio).

Da dove vengono le risorse
Le risorse per finanziare i piani….vengono dalle aziende stesse, attraverso i contributi Inps. O meglio, attraverso lo 0,30% dei contributi Inps che la legge 388 del 2000 destina alla formazione dei dipendenti.

Quali sono?
Ci sono ormai più di 15 fondi (come si può notare guardando i link sul sito http://www.fondinterprofessionali.it/). Alcuni sono ormai abbastanza conosciuti (Fapi, Fondartigianato, Fondimpresa). Nella maggior parte dei casi, in sostanza l’impresa utilizza risorse….versate da altre imprese. Il fondo Fondimpresa invece funziona già con il concetto del “conto formazione”:  ho versato 1000 euro, posso utilizzare 1000 euro.  Tipicamente sono le grandi imprese che preferiscono questo sistema: avendo molti dipendenti, versano molto e possono utilizzare molte risorse.

Come aderire
Nel caso in cui l´impresa decida di aderire ad un Fondo Interprofessionale il datore di lavoro dovrà utilizzare il modello di denuncia contributiva DM10/2 (da utilizzare anche per le eventuali revoche dell´adesione).
I datori di lavoro interessati, dovranno indicare, in una delle righe in bianco dei quadri “B” e “C” del modello DM10/2, il Fondo al quale intendono aderire. L’indicazione dovrà essere preceduta dalla dicitura “adesione Fondo” e dal codice relativo al Fondo prescelto.
L’adesione è revocabile: ha validità annuale e si intende tacitamente prorogata, salvo disdetta. Ogni impresa può aderire solamente ad un Fondo, anche di settore diverso da quello di appartenenza.

A quale aderire?
Molte imprese tipicamente aderiscono al fondo della propria categoria, ma non c’è un obbligo in tal senso. Ogni impresa può aderire al fondo che vuole. Il mio consiglio è di scegliere il fondo nel quale si pensa di avere più possibilità di ottenere effettivamente il finanziamento.  Se vi fate assistere da un consulente o da un ente di formazione, quest’ultimo può consigliarvi opportunamente sul fondo più conveniente per voi – anche in base alle risorse disponibili a bando, alla concorrenza o ai bandi effettivamente aperti in un determinato periodo.

Come funzionano
L’impresa presenta un “piano” (un “contenitore” di corsi di formazione) che contiene uno o più “percorsi o progetti formativi” . Il range di durata del progetto di solito va dalle 8-16 ore fino alle 80-120 ore (le differenze dipendono dal fondo sul quale si presenta); il piano deve dettagliare il contesto in cui il progetto interviene, le motivazioni del progetto stesso, le finalità che si vogliono perseguire e i contenuti dell’intervento formativo. Un budget abbastanza dettagliato completa la documentazione da presentare entro la scadenza, con modalità diverse per ogni fondo (tipicamente un mix di presentazione telematica e cartacea). Il piano deve essere approvato firmato) anche dalle RSU aziendali (se presenti in azienda) o dalle parti sociali territoriali. Dopo l’approvazione, che di norma arriva dopo circa due mesi in media, l’intervento può iniziare.  In caso di progetto aziendale (probabilmente quello che interessa maggiormente alle imprese) non dimenticate che si tratta di formazione finanziata, soggetta a possibili ispezioni e alla riscontrabilità data dalla presenza di un registro, di un calendario e dalle opportune firme di docenti e allievi.

Quanto costa – quanto si può ottenere
Presentare un progetto – in sè – non costa nulla – salvo il tempo necessario per scriverlo. Non a caso, molte imprese si avvalgono di enti di formazione che – in cambio della loro “quota” (che tipicamente comprende le voci di progettazione, gestione, rendicontazione e tutoraggio – anche se ci sono differenze tra ente e ente) – si occupano di progettazione, gestione e rendicontazione. Se la vostra impresa non ha le competenze e l’organizzazione necessaria per gestire queste fasi, il mio consiglio è di utilizzare enti o consulenti che vi sgravino totalmente da questo tipo di preoccupazioni.

Le risorse ottenibili sono calcolabili in modo spannometrico moltiplicando il numero di ore per il numero di allievi per un parametro monetario. Ad esempio, 100 ore x 5 allievi x 19 euro = 9500 euro di budget. Circa metà di questo budget è utilizzabile per le docenze. Ovviamente, il budget non si costruisce con una formula così approssimativa e anche il parametro di 19 euro è solo indicativo (il parametro potrebbe essere anche più alto, ma è diverso da fondo a fondo e a volte anche da bando a bando).

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4 pensieri su “I fondi interprofessionali

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